Lux

Vetrata Chiesa Santi Nicola e Leone di Corigliano Calabro. Le Corbusier, Vers une architecture, Paris 1920 afferma : “ l’architettura è il gioco sapiente, corretto e magnifico dei volumi assemblati sotto la luce”. La luce intesa dunque come sistema organizzatore dello spazio, luce che filtrando attraverso ogni finestra, ogni vetrata rischiara un’area specifica della costruzione definendo così spazi fisici e spirituali. Il progetto della Chiesa Santi Nicola e Leone di Corigliano presenta la zona absidale del presbiterio come volume di luce, una grande vetrata che ho interpretato non come elemento decorativo, ma legata indissolubilmente all’architettura a sua volta finalizzata ad uno scopo. Vetrata che introduce così nel volume architettonico l’elemento colorato della superficie, delimitando e illuminando contemporaneamente. Essa non è semplicemente una parete trasparente ma una divisione simbolica e materiale tra due spazi, tra due luci. Lo sguardo trapassa questa frontiera tra lo spazio esterno e lo spazio interno del luogo nel quale si compie la celebrazione liturgica. E’ un passaggio che trasmuta la luce fisica in luce spirituale attraverso le vibrazioni cromatiche che si animano al variare dell’ora che scorre, dall’ombra alla luce. (Raffaella Benetti)

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